5G e PNRR: infrastruttura passiva o ex novo?

Analisi delle strategie sul piano “Italia 5G”

Connettività 5G: tecnologia e PNRR

La tecnologia 5G è la quinta generazione di connettività mobile ed è destinata a rivoluzionare l’industria delle telecomunicazioni, offrendo molte potenzialità aggiuntive rispetto alle generazioni precedenti, come il 2G, 3G e 4G, che consentono solo la trasmissione di dati e voce. Il 5G invece supporta una vasta gamma di servizi, inclusi video in streaming ad alta definizione, realtà virtuale e aumentata, connettività IoT (Internet of Things) e molto altro ancora.

Una delle principali peculiarità del 5G è la velocità di connessione, che è notevolmente superiore rispetto alla precedente generazione. La velocità di trasmissione dati teorica del 5G può raggiungere i 20 Gbps, consentendo agli utenti di scaricare film ad alta definizione in pochi secondi e di godere di esperienze immersive in realtà virtuale senza alcun ritardo. Questa velocità è possibile grazie all’uso di bande di frequenza più ampie e all’implementazione di tecnologie avanzate come la Massive MIMO (Multiple Input Multiple Output).

Infrastruttura 5G
5G utilizzi tecnologie

Un’altra caratteristica distintiva del 5G è la latenza ridotta. La latenza è il tempo di risposta di una rete e misura il ritardo tra l’invio di un’informazione e la sua ricezione. Nel caso del 5G, la latenza sarà ridotta a meno di 1 millisecondo, rendendo possibile l’utilizzo di applicazioni in tempo reale come i veicoli a guida autonoma e la telechirurgia.

La bassa latenza consentirà anche una comunicazione più fluida e reattiva tra dispositivi e contribuirà a migliorare l’efficienza e la sicurezza delle applicazioni che richiedono una rapida elaborazione dei dati.

Il 5G avrà anche un impatto significativo sull’Internet of Things (IoT). La connettività IoT richiede una rete che possa gestire un elevato numero di dispositivi connessi contemporaneamente, così come una larghezza di banda sufficiente per supportare le comunicazioni tra questi dispositivi. Il 5G fornirà entrambe queste caratteristiche, consentendo una maggiore adozione degli oggetti connessi e facilitando la creazione di smart city, smart factory e molte altre implementazioni di IoT.

In termini di utilizzo, il 5G avrà un impatto su molteplici settori, tra cui l’industria manifatturiera, l’automotive, la sanità, l’intrattenimento e l’energia. Ad esempio, nella manifattura, il 5G potrà essere utilizzato per il monitoraggio in tempo reale dei processi produttivi, il controllo delle macchine tramite connessioni wireless e l’utilizzo di robot autonomi per migliorare l’automazione. 

Nell’ambito automobilistico, la tecnologia 5G consentirà la comunicazione tra veicoli (V2V) e la comunicazione tra veicoli e infrastrutture stradali (V2I), facilitando così lo sviluppo dei veicoli a guida autonoma e migliorando la sicurezza stradale

Pubblica amministrazione e 5G

Nel 2019, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha assegnato le prime frequenze per l’utilizzo del 5G alle principali compagnie di telecomunicazioni italiane. Attualmente, molte città italiane hanno reti 5G in funzione, consentendo agli utenti di sperimentare i vantaggi di questa nuova tecnologia. Tuttavia, la copertura del 5G in Italia è ancora limitata e ci sono molte aree che non sono ancora coperte dalla rete. 

Le autorità italiane stanno adottando misure per accelerare la diffusione del 5G nel paese, offrendo incentivi alle aziende per l’implementazione della rete e semplificando i processi burocratici legati all’installazione dell’infrastruttura necessaria per supportare il 5G.

Da una valutazione iniziale potrebbe sembrare ovvio che per una amministrazione pubblica l’approccio migliore sia quello di creare una nuova infrastruttura di rete passiva da dedicare alla tecnologia 5G, in particolar modo nell’ambito di un’operazione economica di partenariato pubblico-privato.

Traffico dati rete mobile
Andamento traffico dati su rete mobile da febbraio 2020 a novembre 2021. (fonte: Agcom)
Piano Italia 5G

Tuttavia questa scelta deve considerare l’infrastruttura esistente e i bandi indetti nell’ambito del progetto “Italia 5G” in attuazione del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).

Questa evidenza è stata affrontata dalla segnalazione della AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) del 25 luglio 2023 in merito al Progetto 5G promosso dalla città di Roma (Progetto #ROMA5G), nell’ambito della procedura di gara di Project financing nella quale l’Autorità faceva emergere delle criticità relative a:

  1. La creazione della rete 5G interamente ex novo senza tener conto delle infrastrutture esistenti poiché sul territorio di Roma Capitale è già presente una complessa e articolata rete di infrastrutture per i servizi di comunicazione elettronica mobile, realizzate nel tempo dagli MNO (operatori di rete mobile) destinata a svilupparsi con investimenti sia privati che pubblici – questi ultimi previsti dal Piano “Italia 5G” del Governo italiano, fino a raggiungere, nel 2026, l’obiettivo di copertura dell’intero Comune di Roma con tecnologia 5G altamente performante;

2. La richiesta ai partecipanti della titolarità di diritti d’uso di frequenze in quanto, sebbene tale scelta possa apparire idonea a garantire maggiore neutralità nella trattativa con i diversi soggetti che potranno chiedere l’accesso alla rete del concessionario aggiudicatario alla gara, la stessa non tiene, tuttavia, conto della circostanza che gli operatori di rete sono gli unici titolari dei diritti d’uso delle frequenze. Essi solo, pertanto, possono garantire l’accensione delle reti e, quindi, la trasmissione del segnale agli utenti. 

Il rischio è, pertanto, che la costruzione di un’infrastruttura gestita da un soggetto differente dai titolari di frequenze non garantisca la continuità del servizio e la sua efficienza, che rappresentano, invece, l’obiettivo dell’intero progetto, con seri pregiudizi per i consumatori finali. È per questo motivo che, anche in passato, i piani pubblici che finanziano le reti mobili, non solo in Italia, hanno abbinato obbligatoriamente la realizzazione della rete con la sua accensione, imponendo, di fatto, la partecipazione alla realizzazione dei piani di almeno un’impresa titolare dei diritti d’uso di frequenze. 

Inoltre, gli atti di gara prevedono in favore del proponente il diritto di prelazione che, pur previsto nel codice dei contratti pubblici, avrebbe, nel caso di specie, l’effetto di indebolire in modo sostanziale l’obiettivo ultimo sotteso a ogni gara, ossia il pieno dispiegarsi di una sana dinamica competitiva a favore della stazione appaltante: tale previsione, infatti, attenuerebbe gli incentivi alla partecipazione di altri soggetti, nella consapevolezza che il promotore del progetto, con elevata probabilità, si avvarrà del diritto di prelazione;

Requisiti prestazionali minimi per applicazione
Requisiti prestazionali minimi rispetto agli ambiti applicativi del 5G (fonte: Osservatorio 5G & beyond, Politecnico di Milano)

Vantaggi e svantaggi

Vantaggi infrastruttura ex novo

In aggiunta alla segnalazione AGCM è possibile precisare che le valutazioni preliminari, che dovrà effettuare la PA, in merito alla scelta tra un’infrastruttura passiva creata ex novo o una esistente saranno fra:

    • Il costo, poiché creare un’infrastruttura passiva ex novo può essere molto costoso, soprattutto se si tratta di un’area urbana articolata;
    • La disponibilità di un’infrastruttura esistente che sia adatta alle esigenze del progetto 5G.
    • La compatibilità con le nuove tecnologie 5G.
    • La manutenzione molto più frequente in quella esistente rispetto ad una nuova.

I vantaggi dell’utilizzo dell’infrastruttura passiva esistente:

  • Costi inferiori poiché l’infrastruttura passiva esistente è generalmente inferiore rispetto alla creazione di un’infrastruttura passiva ex novo;
  • Tempi di realizzazione più rapidi poiché sfruttare l’infrastruttura passiva esistente può ridurre i tempi di realizzazione del progetto 5G;
  • Minore impatto ambientale poiché sfruttare l’infrastruttura passiva esistente può ridurre l’impatto ambientale del progetto 5G.
 
 

Vantaggi della realizzazione di un’infrastruttura passiva ex novo:

  • Maggiore flessibilità in quanto un’infrastruttura passiva ex novo può essere progettata in modo specifico per le esigenze del progetto 5G.
  • Maggiore capacità in quanto un’infrastruttura passiva ex novo può supportare un maggior numero di utenti e dispositivi.
  • Maggiore affidabilità poiché un’infrastruttura passiva ex novo può essere più affidabile rispetto a un’infrastruttura passiva esistente
Dati progetto italia 5G
Perimetro di intervento di rilegamento in fibra ottica nel Piano “Italia 5G”
it_ITItaliano