Investimenti in Brasile: ferrovie o cloud?

I diversi tipi di investimenti cinesi e americani seguono l’evoluzione delle economie

Tabella dei Contenuti

Investimenti in Brasile: la sfida elettorale

La sfida fra Bolsonaro e Lula, è stata una sfida indiretta fra l’influenza americana e cinese in Sud America. Come principale hub economico e geopolitico dell’America Latina, i due contendenti all’egemonia globale hanno cercato di espandere il peso economica nel paese.

Se Bolsonaro aveva privilegiato un rapporto con gli Stati Uniti durante la presidenza Trump ma le relazioni sono deteriorate con l’ascesa di Biden, la presidenza Lula si propone come un attore multilaterale.

La compresenza di queste due grandi potenze economiche nell’ultimo decennio ha incoraggiato gli investimenti e la crescita in Sudamerica, anche se i benefici spesso sono finiti unicamente alla borghesia cittadina e alle élite politico-economiche piuttosto che alle classi medio-basse, perpetuando le pesanti differenze sociali nelle città.

L’aspetto più interessante, però, è la tipologia di investimenti che ha seguito l’evoluzione generale delle rispettive economie:  gli investimenti cinesi sono stati indirizzati principalmente allo sviluppo delle infrastrutture, mentre le multinazionali americane hanno storicamente investito nell’industria mineraria, petrolifera e in altre industrie estrattive.

Tendenze degli investimenti cinesi in Brasile

Investimenti in Brasile: tipologia, occupazioni, geografia

Negli ultimi dieci anni, la Repubblica popolare ha superato gli Stati Uniti come investitore, arrivando complessivamente a circa 70 miliardi di dollari, suddivisi fra l’energia, i trasporti e la logistica.

I cinesi sono stati particolarmente attivi negli investimenti energetici in Brasile, collaborando con grandi società energetiche brasiliane e fornendo capitali per progetti monumentali come dighe e centrali elettriche.

Solamente nel 2018, due gruppi statali, State Power Investment Corporation (SPIC) e Sinohydro, hanno firmato contratti per 2 miliardi di dollari in progetti energetici.

Nel settore dei trasporti e della logistica, la Cina ha effettuato importanti investimenti infrastrutturali, come l’espansione dei collegamenti ferroviari tra le città e dei porti lungo la costa atlantica.

Gli investimenti infrastrutturale, per loro natura, sono dei moltiplicatori economici che consentono la creazione di posti di lavoro e danno un contributo alla crescita dell’economia brasiliana, trovando nuovi mercati per le esportazioni e di sviluppando nuove fonti di energia.

Questi sono gli elementi chiave per sostenere lo sviluppo economico a lungo termine di una economia che necessita di sbloccare il suo potenziale.

Oltre all’energia, alle infrastrutture, alla tecnologia e all’agricoltura, la Cina ha investito in Brasile anche in altri settori. Nel settore automobilistico, le aziende cinesi hanno investito con lungimiranza nella doppia direzione che sta prendendo il settore: la produzione di veicoli elettrici e la guida autonoma.

Nel 2019 Geely ha investito 600 milioni di dollari in una joint venture con Caio per la produzione di autobus elettrici, di cui la Cina al momento è leader mondiale e Dalian Robotics ha annunciato un investimento di 172 milioni di dollari nel mercato brasiliano per sviluppare sistemi di mobilità senza conducente.

Con l’evoluzione dell’economia cinese e lo sviluppo delle nuove tecnologie guidate dal programma “Made in China 2030” la penetrazione dei colossi cinesi segue anche altre strade. Nel 2020, il gigante cinese dell’e-commerce Alibaba ha investito 750 milioni di dollari nel più grande marketplace online brasiliano, B2W.

Ci sono stati anche investimenti nel settore delle telecomunicazioni in Brasile, con China Telecom che ha investito 2 miliardi di dollari nel Paese nel 2017. Anche China Mobile ha investito 500 milioni di dollari nel 2018 nel settore delle telecomunicazioni brasiliano.

Inoltre, nel 2018 la cinese Tencent Holdings ha acquisito una partecipazione del 5% nella società di intrattenimento brasiliana Grupo Globo per una cifra stimata di 1,25 miliardi di dollari.

Bus elettrici cinesi Geely
Bus elettrici cinesi Geely - Fonte: Inside EV

Gli investimenti americani in Brasile

Gli investimenti degli Stati Uniti in Brasile ammontano in media a circa 5 miliardi di dollari all’anno, tra i più alti del continente.

Anche Messico e Cile ricevono costantemente alti livelli di IDE dagli Stati Uniti, il primo per la vicinanza geografica, il secondo perché è una economia relativamente aperta e ha un ricco settore minerario.

La deindustrializzazione americana degli ultimi trent’anni si riflette nelle scelte di investimento. Gli attori tradizionali dell’industria, a parte i player energetici, hanno lasciato il posto in tutta l’America latina a big tech come Microsoft, IBM e Google, con oltre 4 miliardi di dollari di investimenti in capitale di rischio tra il 2016 e il 2018.

In Brasile, si potrebbe affermare che più degli Stati Uniti sono le Big Tech americane ad avere fatto le operazioni più significative nel paese. Nel 2020 Microsoft ha investito nella startup brasiliana Namahe, una piattaforma fashion-tech in grade crescita. Anche Amazon ha investito in Brasile negli ultimi anni e recentemente ha aperto nuovi centri logistici nel paese.

Google ha investito nella piattaforma di consegna di cibo online Zank, mentre IBM ha investito nella startup brasiliana Nubank per sviluppare soluzioni guidate dall’intelligenza artificiale per il settore bancario. Anche aziende tecnologiche come Apple e Uber hanno investito in startup brasiliane, creando opportunità di ulteriore crescita nei mercati più innovativi dell’economia brasiliana.

Il crollo della pandemia

La costante crescita negli investimenti diretti esteri in America Latina ha visto un crollo netto nel 2021, a causa della crisi economica legata al COVID-19. In America Latina, l’importo totale degli investimenti esteri è stato di 87,6 miliardi di dollari. A livello mondiale, gli investimenti diretti esteri sono diminuiti di un terzo, raggiungendo i 1.000 miliardi di dollari, il valore più basso dal 2005.

Secondo il World Investment Report 2021 il COVID ha avuto un impatto devastante che i paesi dell’America Latina hanno avuto rispetto a tutti gli altri paesi a pari reddito con una diminuzione del 45% rispetto all’anno precedente.

 Le economie latinoamericane hanno dovuto affrontare il collasso della domanda di esportazioni, il calo dei prezzi delle materie prime e la scomparsa del turismo, determinando una delle peggiori contrazioni dell’attività economica in tutto il mondo che è aggirata attorno all’8% del PIL complessivo dell’America Latina.

Il Brasile è stato particolarmente colpito dalla mancanza di investimenti nel settore del petrolio e del gas, oltre che dalle perdite nel più ampio settore energetico. Di conseguenza, il Paese ha perso circa due terzi degli investimenti esteri nel 2020, ricevendo la cifra più bassa in oltre due decenni.

I settori particolarmente colpiti da questa pressione sui capitali stranieri in America Latina sono stati i progetti infrastrutturali, l’industria manifatturiera e, naturalmente, l’industria del turismo. La pausa dei viaggi globali ha avuto effetti drastici per la regione, che secondo le stime ricava il 10% del suo PIL dall’arrivo di viaggiatori stranieri.

La corsa dei prezzi delle materie prime nel 2022 ha compensato parzialmente le perdite ma con Stati Uniti e Cina alle prese con problemi economici interni, il Brasile e l’intero continente dovranno reggersi sulle proprie gambe.

La voce di Menerva

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